Per gli iscritti FAI biglietto ridotto a 13 euro anziché 15 euro per visita al Museo e alle Sinagoghe
Per gli iscritti FAI possibilità di acquisto biglietto per la visita al Museo e alle Sinagoghe attraverso APP scaricabile sul cellulare a 10 euro anziché 12 euro
DESCRIZIONE
Ghetto Ebraico di Venezia
Nessun viaggiatore o turista che giunga a Venezia può mancare una visita al ghetto ebraico di Venezia.
Questo piccolo, ma unico universo che ripercorre la storia affascinante degli ebrei che per quasi tre secoli hanno animato il Ghetto, interagendo con la città e contribuendo con le loro prolifiche attività alla vita e all’economia della Serenissima.
Il museo ebraico di Venezia nasce nell’immediato dopoguerra, pensato come segno di nuova fiducia verso il futuro dell’ebraismo e della dignità umana. Alcuni membri della Comunità veneziana, sopravvissuti agli orrori della Shoà, si sono impegnati per organizzare il primo museo ebraico d’Italia: due stanze di un locale attiguo alle tre Sinagoghe più antiche del Ghetto – Sinagoga Tedesca, Sinagoga Canton e Sinagoga Italiana – sono state arredate con i tesori salvati dalla barbarie nazifascista. Si trattava di oggetti in argento usati per il culto e tessuti antichi, qualche foto e nessun accenno agli anni tragici appena passati.
Oggi il museo ebraico, attorno a quelle due stanze si è ingrandito e grazie all’enorme restauro in corso, raddoppierà la sua superfice. Le tre Sinagoghe cinquecentesche saranno visitabili attraverso un percorso museale che permetterà di vedere favolosi esempi di argenteria veneziana, un arredo tessile unico al mondo, un patrimonio librario rarissimo. Il museo sarà soprattutto fatto di storie di persone, di testimonianze dei cinquecento anni vissuti dalla minoranza ebraica in città, dei compromessi politici con la Repubblica Serenissima, dei divieti, delle condotte (permessi di residenza temporanea), delle attività culturali sempre al centro della vita dentro e fuori dal ghetto, e di molto altro.
Le stamperie veneziane, da sempre frequentate dagli ebrei nonostante le limitazioni e i divieti imposti, hanno prodotto volumi, oggi rarissimi, che sono finalmente esposti al pubblico. L’arte del ricamo e della seta, fonte di sostentamento di molte famiglie ebraiche nel Veneto del Seicento, è raccontata nel museo attraverso esempi di broccati, sete, velluti e organze meravigliosamente lavorate, testimoni di un mondo femminile attivo e organizzato.
Il museo, la cui importanza è nota a livello internazionale, è dedicato in particolare ai giovani, con linguaggi rinnovati in cui il vero protagonista è il visitatore. Il patrimonio conservato dalla Comunità ebraica di Venezia esposto al museo è unico al mondo. Per diverse fortunate circostanze, gli oggetti per la maggior parte veneziani provengono direttamente dalle cinque sinagoghe – Tedesca, Canton, Italiana, Levantina e Spagnola – e dalle tre case di studio rimaste intatte dall’istituzione del ghetto nel 1516 a oggi.