Da giugno 2005 Napoli ha il suo Museo d’arte contemporanea. Il progetto di ristrutturazione che porta la firma dell’ architetto portoghese di fama mondiale, Alvaro Siza ha comportato la ristrutturazione di circa 8000 metri quadrati di cui circa 4500 netti dedicati alle esposizioni permanenti e temporanee, distribuiti su 4 livelli. Il Madre raccoglie tra i maggiori contributi dell’arte contemporanea nazionale ed internazionale. Le dodici monumentali opere realizzate da Luciano Fabro, Jeff Koons, Anish Kapoor, Rebecca Horn, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Richard Serra, Richard Long, Sol Lewitt, Domenico Bianchi, Francesco Clemente e Jannis Kounellis, in 14 differenti sale del primo piano e direttamente in loco, costituiscono il primo nucleo della collezione permanete che si completa al secondo piano con oltre 100 opere di artisti che hanno determinato negli ultimi quarant’anni la storia dell’arte contemporanea, come Lucio Fontana, Piero Manzoni, Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Bruce Nauman, Mario Merz, Cy Twombly e tanti altri. Con la retrospettiva di Jannis Kounellis nell’aprile del 2006 è stato inaugurato il terzo piano del museo dedicato alle mostre temporanee.